Durante il sesto Vertice della Comunità Politica Europea a Tirana, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha riaffermato la posizione dell’Italia riguardo al conflitto in Ucraina. Meloni ha sottolineato che l’Italia non è disponibile a inviare truppe in Ucraina, dichiarando: “Non avrebbe senso partecipare a formati che hanno degli obiettivi sui quali non abbiamo dichiarato la nostra disponibilità. Credo sia un fatto di coerenza e chiarezza.”
La premier ha inoltre evidenziato la necessità di coinvolgere gli Stati Uniti nelle discussioni sulla sicurezza europea, proponendo un vertice congiunto USA-UE per affrontare le garanzie di sicurezza per Kiev. Meloni ha espresso perplessità sull’ipotesi di dispiegamento di truppe europee in Ucraina, considerandola “la più complessa e forse la meno efficace”.
In linea con questa posizione, il governo italiano ha escluso la partecipazione nazionale a una eventuale forza militare sul terreno, ribadendo l’impegno a costruire garanzie di sicurezza solide ed efficaci per l’Ucraina nel contesto euroatlantico, anche sulla base di un modello che possa ricalcare quanto previsto dall’articolo 5 del Trattato di Washington.
Meloni ha anche affrontato le critiche dell’opposizione, chiedendo coerenza e chiarezza: “A chi si lamenta, all’opposizione per esempio, chiedo la stessa chiarezza e la stessa coerenza: ci si chiede di partecipare a questi formati perché dobbiamo mandare le truppe in Ucraina o perché dobbiamo farci una foto e poi dire di no?”
La posizione dell’Italia rimane quindi orientata verso il sostegno all’Ucraina attraverso garanzie di sicurezza nel quadro dell’Alleanza Atlantica, evitando un coinvolgimento diretto sul campo senza un mandato delle Nazioni Unite.