L’amaro sfogo di Claudio Di Napoli, regista e amico fraterno di Alvaro Vitali, dipinge un quadro di silenzi imbarazzanti. “In prima fila c’era Stefania Corona, la moglie, accanto al suo nuovo compagno. Vederli lì insieme, nei primi banchi, mi ha fatto male”, racconta l’amico, che fino all’ultimo ha supportato l’attore .
Durante la cerimonia nella chiesa di San Pancrazio a Roma – riservata e con pochi colleghi presenti – assenti illustri hanno lasciato un vuoto pesante. “Mi aspettavo Lino Banfi, Montesano, Nino D’Angelo, Renato Zero… tutti hanno pubblicato video commossi ma pochi si sono presentati di persona. Carlo Verdone è stato l’unico volto noto” .
Di Napoli ricorda anche un momento personale: pochi giorni prima del ricovero, Vitali aveva deciso di riconquistare Stefania con un regalo speciale, una borsa firmata – un gesto interrotto dalla malattia . L’immagine della moglie seduta accanto al nuovo compagno — definita da lui una “questione di rispetto” — ha portato il regista a spostarsi, col cuore pesante .
Un funerale sobrio e segnato da assenze dolorose: l’unico figlio biologico, Ennio, non ha potuto partecipare per motivi di salute . Il sacerdote ha sottolineato l’amarezza di Vitali per la lontananza di tanti, e la moglie ha ricordato l’uomo “dal carattere forte, ma che soffriva dentro” .
Claudio Di Napoli non nasconde la delusione: “Per lui sarebbe stata l’ennesima immensa delusione”. Per molti, questo addio rappresenta più di un lutto: un simbolo della fragilità dei legami nel cinema italiano contemporaneo .