Durante una diretta TikTok, sono state lanciate gravi minacce contro il giornalista Pino Grazioli e il deputato Francesco Emilio Borrelli. Il responsabile della diretta, identificato come Rosario Pugliese, conosciuto sulla piattaforma, avrebbe permesso a due pregiudicati di rivolgere minacce pesanti, promettendo violenze fisiche contro Grazioli e Borrelli qualora fossero stati incontrati per strada. Le minacce sono state particolarmente esplicite, parlando di attacchi fisici e insinuando che Borrelli “sarebbe stato ucciso in diretta”.
Il clima di intimidazione e violenza verbale è stato portato avanti per tutta la durata della diretta, suscitando un’ondata di preoccupazione. La gravità delle affermazioni ha spinto immediatamente le vittime a denunciare l’accaduto alle autorità competenti. Sia i Carabinieri che gli inquirenti hanno iniziato a indagare sui due pregiudicati coinvolti, i quali avrebbero già precedenti penali, e sono ora al centro di una ricerca serrata per identificarli e bloccare ulteriori azioni.
Francesco Emilio Borrelli, impegnato da anni nella lotta contro la criminalità organizzata e il degrado sociale, ha già confermato di aver sporto denuncia. Anche Pino Grazioli, noto per il suo lavoro giornalistico di denuncia, ha espresso preoccupazione ma ha ribadito l’intenzione di continuare la sua battaglia contro l’illegalità. La situazione ha nuovamente posto sotto i riflettori l’uso di piattaforme come TikTok per diffondere messaggi di odio, mentre le autorità intensificano gli sforzi per rintracciare i responsabili e fermare questo tipo di comportamenti.
Episodio che si inserisce in un contesto preoccupante di violenza online e minacce aggravate contro chi si batte per la legalità, evidenziando la necessità di un monitoraggio più rigido delle piattaforme digitali