Indi Gregory è morta nella notte. Lo ha annunciato a LaPresse Dean Gregory, il padre della bambina inglese di 8 mesi, affetta da una gravissima patologia mitocondriale. “Mia figlia è morta, la mia vita è finita all’1.45 – ha detto l’uomo -. Io e mia moglie Claire siamo arrabbiati, affranti e pieni di vergogna. Il servizio sanitario e i tribunali non solo le hanno tolto la possibilità di vivere, ma anche la dignità di morire nella sua casa. Sono riusciti a prendere il corpo e la dignità di Indi, ma non potranno mai prendere la sua anima”. Lunedì 6 novembre il governo Meloni aveva concesso la cittadinanza alla piccola per consentirle di essere trasferita all’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma. Dopo una lunga battaglia legale, venerdì 10 novembre le corti del Regno Unito avevano disposto lo lo stop ai trattamenti che la tenevano in vita per i medici del Queen’s Medical Centre di Nottingham e per i giudici britannici la malattia era terminale. È stata quindi trasferita sotto scorta in un hospice, dove prima le è stata interrotta la ventilazione assistita e poi è stata agganciata a strumenti alternativi. Infine, le sono stati somministrati farmaci palliativi per alleviarne le sofferenze.