La morte di Martina Carbonaro resta un quadro, quello di un femminicidio maturato da un crescendo d ossessione e possesso, Alessio Tucci, 17 anni, infierì su di lei dopo essere stato nuovamente respinto. Davanti al gip Tucci, oggi maggiorenne, aveva confessato l’omicidio: “Ho cercato di abbracciarla, lei ha rifiutato e l’ho colpita mentre era di spalle”. Dopo aver inferto i colpi, avrebbe coperto il corpo con oggetti trovati nell’edificio, tornando poi a casa e continuando la propria giornata come se nulla fosse.
Il corpo della giovane fu rinvenuto all’interno dell’ex stadio comunale di Afragola, abbandonato da anni. Sul luogo del delitto i carabinieri hanno rinvenuto il masso sporco di sangue, usato come arma, i risultati dell’autopsia non smentiscono il racconto dell’omicida.
Il decesso è avvenuto nell’arco di un’ora dai traumi, e restano da chiarire sia la durata dell’agonia sia se in quel tempo ci fossero margini per un salvataggio con un intervento tempestivo. Ulteriori esami istologici dovranno stabilire momento esatto della morte.