Sei medici sono indagati per omicidio colposo e responsabilità colposa per morte in ambito sanitario in un’inchiesta aperta dalla Procura di Padova sulla morte un 40enne padovano, Andrea Naliato, avvenuta per emorragia cerebrale il 4 novembre scorso.
L’indagine è stata aperta in seguito all’esposto presentato dai familiari.
In base al loro racconto Naliato era stato visto tre volte dai sanitari, una dalla guardia medica, due dal pronto soccorso di Schiavonia (Padova) per forti dolori che lamentava al cranio.
Ma in tutti e tre i casi, dopo l’esecuzione di accertamenti clinici, tra cui due tac, e la prescrizione di farmaci per l’abbassamento della pressione, era stato rimandato a casa.
Il 31 ottobre l’uomo, un camionista, si era presentato l’ultima volta al pronto soccorso di Schiavonia.
Quarantotto ore dopo, nella sua casa di Arre (Padova), era stato colto dall’ennesimo malore; portato in ospedale, era deceduto il 4 novembre.
Ora i consulenti della Procura dovranno stabilire se il decesso sia sopraggiunto per un imprevedibile decorso clinico, o per una sottovalutazione della situazione da parte dei medici.