Il giovane di 16 anni coinvolto nell’omicidio del musicista di 24 anni, Giovanbattista Cutolo, ha cercato di giustificarsi affermando di aver agito in autodifesa. Ha dichiarato che durante la rissa ha percepito una minaccia da parte dell’altro ragazzo e, in quel momento, ha premuto il grilletto della pistola che gli era stata consegnata da un amico, ora sotto inchiesta per complicità nell’omicidio. Questo minore, che aveva già precedenti per tentato omicidio a soli 13 anni, ha reso la sua versione dei fatti relativi all’incidente avvenuto il 31 agosto. Le telecamere di videosorveglianza in piazza Municipio hanno documentato l’intera dinamica, inclusi insulti, la rissa e gli spari, e hanno rivelato le responsabilità del minore. La situazione coinvolgeva amici della vittima e undici rivali, quattro dei Quartieri Spagnoli e sette di piazza Bellini. Il minore ha sostenuto che l’arma non era sua ma apparteneva a un membro del suo gruppo, che gliel’aveva passata quando la situazione è degenerata. L’indagine si concentra ora sui ruoli di due adulti, amici del 16enne, nell’omicidio di Cutolo, con l’obiettivo di chiarire i dettagli ancora incerti.