Se quei botti fossero esplosi avrebbero provocato una strage: lo scoppio avrebbe coinvolto sicuramente i passanti, distrutto l’auto in cui si trovavano e non avrebbe lasciato scampo ai genitori e ai due bambini che erano nell’abitacolo. La potenziale autobomba è stata bloccata durante un controllo dei carabinieri a Cercola (Napoli), in manette sono finiti il padre dei piccoli e la compagna, entrambi già noti alle forze dell”ordine.
Il veicolo è stato intercettato nella notte scorsa dai militari della Tenenza di Cercola ed è stato fermato ad un posto di controllo. A bordo un uomo e la compagna e i due figli di 2 e 10 anni. Guardando nell’abitacolo, i carabinieri hanno subito notato la scatola che era sui sedili posteriori, proprio dove c’erano i bambini. Dentro, 29 ordigni tra “Cobra” e “Cipolle”, per un totale di polvere pirica che superava i due chilogrammi e mezzo.
I botti, già pericolosi in quanto artigianali e prodotti senza le dovute autorizzazioni, erano trasportati semplicemente nella scatola, in assenza di qualsiasi precauzione: sarebbe bastato un difetto di fabbricazione, ma anche uno sfregamento o un urto dovuto al viaggio per rendere più che concreto il rischio di una esplosione, con conseguenze disastrose. I due adulti sono stati arrestati; Paone è stato portato in carcere, mentre per la donna sono stati disposti i domiciliari.








