Ieri sera, il giornalista Pino Grazioli si è recato nuovamente sul lungomare di Mergellina per documentare la situazione di totale anarchia che si ripete ogni sera. La zona, rinomata per la sua bellezza e per essere uno dei luoghi più frequentati di Napoli, si trasforma di notte in un teatro di disordine e illegalità.
Grazioli ha iniziato la sua indagine tornando nel noto ristorante che già in passato aveva segnalato per l’occupazione indebita dei marciapiedi con tavolini e sedie. Anche questa volta, la scena era la stessa: i tavolini invadevano il passaggio pedonale, costringendo i pedoni a camminare sulla carreggiata. Tuttavia, la presenza del giornalista ha attirato l’attenzione dei vigili urbani, che sono intervenuti per effettuare dei controlli.
La situazione è degenerata rapidamente quando Grazioli ha iniziato a riprendere con la telecamera i ragazzi in motorino che, senza casco e spesso in due o tre su un solo veicolo, sfrecciavano pericolosamente tra le auto in transito. Non appena si sono accorti di essere ripresi, alcuni di questi giovani hanno iniziato a minacciare e denigrare il giornalista con termini offensivi, cercando di intimidarlo e impedirgli di continuare il suo lavoro.
La tensione è salita al punto da rendere necessario l’intervento delle forze dell’ordine, chiamate dallo stesso Grazioli per ristabilire l’ordine e garantire la sua sicurezza. L’arrivo dei Carabinieri ha contribuito a calmare temporaneamente la situazione, ma il problema di fondo resta irrisolto: la mancanza di rispetto per le regole e la convivenza civile.
Questa ennesima serata di caos sul lungomare di Mergellina evidenzia l’urgenza di interventi più strutturali e continui da parte delle autorità competenti per ripristinare l’ordine e garantire la sicurezza di tutti i cittadini. Il lavoro di denuncia di giornalisti come Pino Grazioli è fondamentale per portare alla luce queste criticità, ma è necessario che segua un’azione concreta e duratura per risolvere questi problemi ormai cronici.