MILANO. Secondo le indagini condotte dalla sezione omicidi della squadra mobile, guidata da Marco Calì e Domenico Balsamo, dietro al delitto vi sarebbero motivi economici, in particolare un vecchio prestito tra la vittima e il suo assassino. I poliziotti hanno identificato il sospettato grazie all’auto utilizzata per il crimine, una Fiat Punto grigia, e all’arma utilizzata, una Tanfoglio.
Il giorno successivo all’omicidio, il 73enne si è sparato con la stessa arma utilizzata per il delitto, anche se non è stato possibile stabilire se si sia trattato di un tentativo di suicidio o di un incidente. Gli agenti hanno pertanto concluso che il sospettato abbia compiuto il delitto e successivamente abbia cercato di porre fine alla propria vita.