Oltre 100 unità composte da operatori della Polizia di Stato e da militari della Guardia di Finanza hanno eseguito, nelle scorse ore, un vasto blitz che ha portato all’applicazione di 29 misure cautelari e all’esecuzione di 40 perquisizioni domiciliari e aziendali in diverse città italiane: Bologna, Ferrara, Modena, Ravenna, Reggio Emilia, Forlì, Rimini, Mantova, Napoli e Caserta.
L’operazione, frutto di una complessa attività investigativa, ha permesso di smantellare un’associazione per delinquere radicata nel settore dell’edilizia e coinvolta in gravi reati economico-finanziari, tra cui emissione di fatture false, riciclaggio e autoriciclaggio di denaro. L’organizzazione avrebbe costruito una rete fittizia di società per simulare transazioni commerciali inesistenti, generando crediti fiscali illeciti e reinvestendo i proventi in attività economiche e immobiliari.
L’indagine ha preso avvio da una segnalazione di operazioni sospette di movimentazione di denaro giunta alla Polizia Postale da parte di Poste Italiane. Da lì ha preso forma un’inchiesta articolata, condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica dell’Emilia-Romagna in collaborazione con il Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica e il Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna.
A dirigere le indagini il pubblico ministero Flavio Lazzarini della Procura della Repubblica di Bologna, che ha coordinato le attività investigative su tutto il territorio nazionale.
Il blitz ha visto impiegate squadre specializzate in crimini informatici, reati economici e riciclaggio, confermando ancora una volta la centralità della cooperazione interforze nella lotta contro le organizzazioni criminali moderne, sempre più sofisticate e interconnesse.
Le autorità stanno ora procedendo all’analisi dei materiali sequestrati, con particolare attenzione ai flussi finanziari e alle operazioni societarie fittizie che avrebbero permesso alla rete criminale di sottrarre ingenti somme al fisco e di inquinare l’economia legale.