L’uomo che ha ucciso l’orsa Amarena esprime il suo timore per le possibili ritorsioni e la sua vita segnata dalla paura. Ha dichiarato: “Sono tre giorni che non riesco a dormire né a mangiare, mi sento completamente distrutto. Ricevo costantemente minacce di morte, hanno persino chiamato mia madre, che ha 85 anni. Tutta la mia famiglia è sotto accusa”. Ha aggiunto queste parole nel piazzale di San Benedetto dei Marsi (L’Aquila), dove è avvenuto l’incidente con l’orso.
“Devi passare attraverso questa situazione per capire cosa sto vivendo ora”, ha detto da casa sua a San Benedetto. L’uomo, che ha sparato e ucciso l’orsa Amarena alcuni giorni fa, ha riconosciuto l’errore: “Ho capito subito dopo aver sparato che avevo commesso un errore. Ho chiamato personalmente i carabinieri”, ha spiegato. L’incidente è avvenuto in uno spazio molto ristretto, mentre ero appostato per vedere chi si trovava lì. Mi sono improvvisamente trovato di fronte all’orsa e ho sparato un colpo a terra, senza prendere mira, poiché il fucile aveva solo un colpo disponibile”. Ha fatto queste dichiarazioni mentre si trovava nel pollaio, dove il parco aveva posizionato delle trappole con esche per catturare i due cuccioli orfani. Inoltre, anche la moglie dell’uomo lo difende.