Sullo sgombero degli alloggi abusivi le parole di don Maurizio Patriciello, il parroco anti-camorra di Caivano: “è un atto dovuto – dice – ma come si fa a cacciare di casa tante persone? Dove le mettiamo?”.
La Procura di Napoli Nord, dopo le verifiche effettuate in questi mesi dalla Squadra mobile di Napoli e dal Commissariato di Afragola, dai Carabinieri della Compagnia di Caivano e dal gruppo della Gdf di Frattamaggiore, ha chiesto e ottenuto dal tribunale l’emissione dei decreti di sequestro per 254 alloggi di proprietà del Comune occupati abusivamente, indagando 419 persone per il reato di invasione arbitraria di edifici. Gli occupanti sono stati invitati a lasciare volontariamente entro un mese le abitazioni occupate; in caso ciò non dovesse avvenire, spiega la procura diretta da Maria Antonietta Troncone, si procederà con lo sgombero da parte delle forze dell’ordine.
Un’eventualità, quest’ultima, alla quale per ora nessuno vuole nemmeno accennare o pensare, anche perché già stamani si respirava un’aria pesante al Parco Verde, sebbene alla notifica dei sequestri non sia seguita alcuna forma di mobilitazione o protesta. Qualche inquilina, quasi rassegnata, si chiedeva “dove possiamo andare, questa è l’unica casa che abbiamo” e diversi sono stati quelli che hanno chiesto al loro parroco, don Patriciello, di sostenerli. Il sacerdote, che da anni denuncia la prepotenza della camorra ma anche le tante mancanze delle istituzioni, ammette che il sequestro “è un atto dovuto della Procura di fronte ad una manifesta situazione di illegalità per troppo tempo tollerata, ma – aggiunge – è impensabile cacciare di casa 400 persone, tra cui tanti bambini. Dove le mettiamo?”.
“Tra le 419 persone di Parco Verde indagate per l’occupazione abusiva degli alloggi comunali – spiega il parroco – ce ne sono tantissime per bene, vi sono famiglie indigenti con bimbi che hanno avuto magari l’abitazione da parenti, che hanno sostenuto spese per migliorare alloggi privi di tutto, dagli infissi ai pavimenti. Se questa situazione è durata così tanti anni è per l’inerzia colpevole delle amministrazioni comunali che si sono succedute. Certo – aggiunge il sacerdote – tra gli occupanti abusivi ci sono anche i camorristi, e loro vanno cacciati, ma bisogna distinguere caso per caso”.
Oggi le forze dell’ordine, oltre a notificare i decreti di sequestro, che valgono come avvisi di garanzia per gli indagati, hanno anche murato le abitazioni libere, per evitare che a qualche inquilino abusivo possa venire l’idea, in vista di un eventuale sgombero, di lasciare il proprio alloggio e occuparne un altro. Insomma, quello di stamani è stato un intervento che ha creato qualche trambusto, ma – soprattutto – ansia e preoccupazione. “E’ dalle 7 – racconta ancora don Patriciello – che viene gente da me. Soprattutto tante donne, preoccupate per i figli, perché non saprebbero dove andare. E devo dire – aggiunge – che ho parlato con qualche esponente del governo che si è detto sorpreso per il sequestro e preoccupato perché la situazione potrebbe diventare esplosiva. Ci vuole una soluzione politica. La magistratura fa bene ad intervenire per riportare la legalità, ma non si può risolvere un problema e crearne un altro. Lo stesso ministro dell’Interno Piantedosi, quando venne alla mia parrocchia, parlando con le persone di Parco Verde, tra cui molti occupanti abusivi di alloggi, disse che era venuto per migliorare la loro condizione”.