Corpi mutilati, abusi sessuali, foto di Hitler e Mussolini, cadaveri, abusi su animali condivisi in oltre 85mila messaggi da minorenni completamente “assuefatti all’orrore”.
Sono sette i minorenni, tra i 13 e i 15 anni, accusati di diffusione e detenzione di materiale pedopornografico e segnalati alla Procura dei minorenni.
Gli indagati ricevevano ed inviavano, in diversi gruppi social, ” immagini di bambini, anche di 3 o 4 anni, vittime di abusi sessuali”, corpi mutilati, cadaveri, immagini di Hitler e Mussolini.
Nel corso dell’operazione Poison sono stati individuati più di 85 mila messaggi inviati anche da altri 22 minorenni.
Nell’indagine sono stati coinvolti anche i centri operativi di sicurezza cibernetica della Polizia postale di Puglia, Lazio, Lombardia e Campania.
L’operazione, scaturita su indicazione del Centro nazionale per contrasto alla pedopornografia online del servizio polizia postale delle comunicazioni di Roma, è stata avviata grazie ad una segnalazione del servizio emergenze infanzia 114 concernente la condivisione su gruppi social, non solo dei contenuti pedopornografici, ma anche di stickers e meme con immagini di abusi su minori.
Le chat erano suddivise per categorie: zoofilia, necrofilia, splatter, nonché di violenza estrema, apologia del nazismo/fascismo, atti sessuali estremi e mutilazioni, atti di crudeltà verso essere umani e animali.
“Stiamo cercando di comprendere se ci sono adulti che pianificano questa diffusione di immagine, quello che vediamo nelle nostre indagini è un assuefazione ad un percorso che è sempre più drastico, cruento e raccapricciante”, queste le parole di Ivano Gabrielli, direttore del servizio polizia postale e delle comunicazioni.
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