Nayyab Shehzadi, una giovane di 19 anni di origini pakistane, è scomparsa tragicamente sabato 22 luglio. Insieme alla cugina e al fratellino, è stata ripescata nel fiume Po, dove si era tuffata da una spiaggia tra Carmagnola e Carignano, nel Torinese. Dopo tre giorni di ricovero presso l’ospedale Molinette, è purtroppo deceduta mercoledì 26 luglio.
Nayyab era una ragazza brillante, aveva superato la maturità con eccellenti voti e si preparava a iscriversi all’università. Prima di iniziare questa nuova fase della sua vita, aveva deciso di trascorrere una serata in compagnia degli amici lungo le rive del fiume.
Il tragico incidente è avvenuto mentre Nayyab si trovava in compagnia di Shumala W., la sua amica più grande di cinque mesi, e di un ragazzo di 13 anni, anch’essi di origini pakistane. I tre avevano scelto di fare il bagno vestiti “per motivi religiosi”, ma sono stati sorpresi da una corrente molto forte. Il ragazzo di 13 anni è riuscito a fatica a raggiungere la riva, ma le due ragazze hanno rischiato di annegare.
Fortunatamente, un coraggioso uomo di 61 anni di Torino di nome Michele ha assistito alla scena mentre passava lungo la strada provinciale appena fuori Carmagnola. Senza esitazione, si è tuffato in acqua e ha salvato le due ragazze riportandole a riva, prima di chiamare i soccorritori. Nonostante gli sforzi degli specialisti dell’elisoccorso di Torino, Nayyab aveva ingerito troppa acqua e ha perso conoscenza. È stata rianimata sul posto, ma ha dovuto lottare per tre giorni nel reparto di terapia intensiva delle Molinette, finché il suo cuore ha cessato di battere.