NAPOLI. Alcuni percettori del reddito di cittadinanza della città partenopea sono stati intervistati dal giornale Napolitoday. A quanto sembra, non si riesce a lavorare non perché manca la voglia, ma perché non ci sono progetti, mancano i fondi ed il personale da affiancare ai percettori. Come riferito appunto su Napolitoday, il progetto Puc, progetto comunale di inserimento sul lavoro, è stato annullato. Infatti, a Napoli Est si registrano tantissimi percettori che chiedono di poter lavorare.
Durante un incontro tra alcuni percettori appunto, davanti alle telecamere raccontano: “Non vogliamo prendere il reddito e restare a casa”. Tra di essi c’è Annunziata, di 25 anni, che racconta la sua esperienza col giardinaggio: “Mi piaceva, mi sentivo utile. Sono le strade del mio quartiere, era bello poterle tenere pulite. Non vengo chiamata da luglio 2022. Chiamo quasi tutti i giorni agli uffici della VI Municipalità ma mi danno sempre la stessa risposta: non sono sulla piattaforma. Il perché davvero non lo so”.
Poi c’è anche Riccardo, ex pizzaiolo di 63 anni: “Poi ho avuto una serie di incidenti e non ho potuto più lavorare. Mi arrangiavo. Il Reddito ci ha aiutato. Però io vorrei ancora lavorare, almeno altri 4-5 anni. Nella scorsa primavera sono stato inserito nei progetti di pulizia delle aiuole per tre mesi, poi non sono stato più chiamato”.
Insomma, tra annunci indecenti come abbiamo mostrato più volte sulle nostre pagine, la colpa non è sempre della svogliataggine dei giovani, ma la mancanza del richiamo per i percettori.