NAPOLI. A volte un gesto che può sembrare innocuo agli occhi di molti può diventare fatale. Questa è la storia di Ciro Belfiore, un docente 77enne di Portici che racconta al Mattino la sua esperienza dell’ultimo giorno del 2022.
“Sparare i botti è pericoloso anche quando crediamo di avere tutto sotto controllo” le sue parole al giornale. Ciro infatti stava per far esplodere un piccolo botto fuori al terrazzo della sua abitazione quando, ciò che accade dopo, avviene il dramma. Ecco il suo racconto:
“Mi stavo accingendo a provare uno dei pochi botti che, in famiglia, avevamo acquistato per Capodanno. Ero sul balcone e avevamo quasi concluso la cena perché mancavano più di due ore allo scoccare della mezzanotte. In quel momento ero solo. Avevo appena acceso la miccia quando, immediatamente, è esploso il petardo. Non ho avuto neanche il tempo di reagire o di allontanarmi perché, praticamente, mi è scoppiato in mano e, un secondo dopo, ho visto che ero completamente ricoperto di sangue”
Ciro, che ha alle spalle una brillante carriera universitaria, perde l’uso della mano sinistra. Tre dita della sua mano gli sono state amputate per aver fatto un gesto che in moltissimi fanno ma che, sfortuna mettendo, può risultare fatale per altri.
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