È notizia delle ultime ore l’assoluzione con formula piena del giornalista napoletano Pino Grazioli, coinvolto in un procedimento giudiziario promosso dall’ex sindaco di Marcianise, Antonio Velardi. A rappresentarlo in aula con competenza e determinazione è stato l’avvocato Massimo Viscusi.
La vicenda nasce da alcune dichiarazioni rilasciate da Grazioli in merito a un episodio che coinvolgeva un’anziana donna. Le sue parole, orientate a fare luce su quanto accaduto, avevano suscitato la reazione dell’ex primo cittadino, dando origine alla causa. Tuttavia, come ha stabilito il giudice, il giornalista si è limitato a raccontare i fatti, esercitando il suo diritto–dovere di cronaca in modo corretto e rispettoso della verità.
Con questa sentenza, la magistratura ristabilisce la realtà dei fatti e riconosce il valore del lavoro svolto da Grazioli, da anni impegnato in prima linea contro le ingiustizie, la camorra sociale e le contraddizioni che affliggono il tessuto civile e culturale del Paese.
Pino Grazioli è un volto noto per chi segue la cronaca sociale online: presente sul territorio, spesso anche a spese proprie, dà voce agli invisibili, ai dimenticati, a chi non ha altro strumento se non la denuncia pubblica. Un impegno quotidiano che va ben oltre il semplice racconto e che si traduce in interventi concreti.
Alla luce di questa assoluzione, appare ancora più pesante e infondata la campagna di diffamazione che da tempo lo colpisce, soprattutto sulle piattaforme social come TikTok. Le autorità sono ora chiamate a fare chiarezza su chi, volontariamente, ha tentato di screditare la sua immagine e la sua missione.
Questa vicenda si chiude con una vittoria non solo per Pino Grazioli, ma per il giornalismo libero, coraggioso e impegnato. Una vittoria della verità.