Pino Grazioli ha denunciato pubblicamente Maria Giordano, accusandola di diffamazione e truffa. Tre anni fa, Grazioli racconta di aver aiutato la figlia tossicodipendente della Giordano, coprendo tutte le spese necessarie per portarla fuori dalla strada. Tuttavia, dopo aver risolto il problema e riportato la famiglia a Napoli, Maria Giordano avrebbe iniziato a diffondere false informazioni su Grazioli, affermando che lui le avesse chiesto 3000 euro e che lei avesse pagato 80 euro di benzina per lui. La situazione si è aggravata quando Maria Giordano è apparsa in una diretta con Ross, noto per precedenti denunce di bullismo e minacce, accusando Grazioli di essere un truffatore.
Grazioli ha deciso di fare luce su queste accuse, denunciando apertamente Maria Giordano, che ha continuato a diffamarlo pubblicamente, e collegando il suo nome a Ross, figura già segnalata per comportamenti discutibili. La vicenda ha preso una piega ancor più grave poiché Ross è stato già coinvolto in casi di pedofilia, truffa e altre minacce nei confronti di altre persone note, tra cui lo stesso Grazioli e il deputato Francesco Emilio Borrelli. La questione evidenzia l’uso di piattaforme online per diffondere accuse infondate, minacce e truffe, creando un ambiente di odio e intimidazione.