Ieri sera, a Pianura, il giornalista Pino Grazioli si è recato per incontrare alcune delle madri che hanno perso i loro figli a causa della violenza della camorra. L’incontro ha rappresentato un momento di solidarietà e denuncia contro un sistema criminale che continua a seminare dolore e distruzione nelle vite di tante famiglie.
Tra le madri presenti, spiccano due figure che incarnano il coraggio di chi decide di schierarsi apertamente contro la camorra. La prima è la madre di Andrea Covelli, il giovane brutalmente assassinato per ordine del boss Marsicano, un episodio che ha scosso profondamente la comunità. L’altra è la madre di Antonio Zarra, un altro giovane vittima della furia della criminalità organizzata. Entrambe le donne hanno espresso la loro sofferenza, ma anche la determinazione a combattere per la giustizia e contro il silenzio che spesso avvolge questi crimini.
Durante l’incontro, Pino Grazioli ha rivolto un messaggio forte: “Non è possibile continuare ad assistere a episodi di tale brutalità. Auguro che queste persone, che distruggono vite innocenti, siano un giorno punite da Dio, perché la giustizia divina è più grande di quella umana.”
Il giornalista ha ribadito il suo impegno costante contro la camorra, sottolineando l’importanza di non abbassare mai la guardia. “Sarò sempre in prima linea, insieme al deputato Francesco Emilio Borrelli, per denunciare queste ingiustizie e per dare voce a chi ha perso tutto.”