Nelle ultime ore, Pino Grazioli, noto attivista e giornalista, e il deputato Francesco Emilio Borrelli sono stati vittime di gravi minacce e diffamazioni. La vicenda ha preso una piega inquietante quando Grazioli è stato minacciato sotto casa sua da un individuo, apparentemente un finto barbiere, che già da tempo sui social, in particolare su TikTok, diffondeva video offensivi nei confronti di entrambi.
L’uomo, che in passato avrebbe avuto precedenti per truffa ai danni di bambini extracomunitari, non si è limitato alle minacce verbali online. La sera del 12 ottobre, nonostante fosse già stato denunciato dai carabinieri per aver compiuto azioni illecite, si è presentato fisicamente sotto l’abitazione di Grazioli. Oltre a questa intimidazione, l’uomo ha anche diffuso sui social un video in cui denigrava il lavoro delle forze dell’ordine e dei due protagonisti di questa vicenda.
Borrelli, che ha subito minacce in prima persona, ha dichiarato che tali comportamenti non solo rappresentano un atto criminale, ma anche una “vigliaccata”, esprimendo la sua ferma condanna. Le forze dell’ordine, compresi i carabinieri e la polizia postale di Napoli, sono già intervenute per avviare le indagini e procedere con le dovute denunce. Si spera che la magistratura agisca con severità per fermare simili episodi di aggressione.
L’episodio ha scatenato ulteriore scalpore per i dettagli inquietanti riguardanti il passato dell’aggressore. Pare infatti che una donna, nel 2021, abbia denunciato lo stesso individuo per aver cercato di farle adottare due bambini extracomunitari, un’operazione che sembrava nascondere un tentativo di truffa.
Il deputato Borrelli ha sottolineato come la critica politica sia legittima, ma quando si sfocia in minacce personali e diffamazioni, si entra in un ambito criminale che non può essere tollerato. Solidarietà è stata espressa nei confronti della famiglia di Grazioli coinvolta, mentre l’attenzione rimane alta su un caso che evidenzia i rischi connessi all’uso irresponsabile dei social media per la diffusione di odio e minacce.
Le autorità sono al lavoro per chiarire la vicenda e prevenire ulteriori atti di intimidazione, auspicando che la giustizia faccia il suo corso.