Maria Luisa Finatti è la professoressa di Rovigo colpita con una pistola ad aria compressa dai suoi studenti e presa in giro con un video sui social.
La vicenda, che lo scorso ottobre aveva fatto scalpore, si è trasformata in un caso di cui si sta occupando il tribunale dei minori. La donna ha infatti denunciato l’intera classe. Tutti e 24 gli studenti che stavano seguendo la lezione di Scienze e Biologia all’Itis Marchesini di Rovigo. «Sono andata via piangendo, ma solo uno di loro è venuto a chiedermi scusa», ha detto.
La prof, tramite i suoi legali, ha presentato un esposto al Tribunale dei minori per lesioni, oltraggio, diffamazione e atti persecutori. «Li denuncio tutti per la mia dignità, per quella dei miei colleghi e perché è stato oltrepassato un confine», ha detto a Il Mattino di Padova. «Mi hanno sparato due volte, all’inizio e alla fine della lezione. Quattro o cinque pallini contro di me, mirando in faccia. Infatti mi hanno colpito allo zigomo. Sono uscita piangendo», ha aggiunto.
L’istituto, stando alle parole della professoressa, non ha ancora preso provvedimenti: «A quanto ne so la sospensione non è ancora scattata», dice. «Non ho più insegnato in quella classe. Ma l’ansia c’è ancora, così come il timore di essere derisa – continua la docente – Ad eccezione di un ragazzo, nessuno è venuto a scusarsi: né tra gli studenti, né tra i genitori. Lo reputo un atteggiamento molto grave… Quando entro a scuola non è più come prima, c’è sempre una certa angoscia», ha concluso.
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