Secondigliano, 10 giugno 2024 — Una sessantenne napoletana, è stata arrestata per aver tentato di introdurre droga all’interno del carcere di Secondigliano, dove suo figlio è detenuto. La donna è stata fermata durante una visita al figlio già condannato per una serie di rapine e recluso nel reparto “mediterraneo” del penitenziario.
L’arresto è avvenuto in seguito ad un controllo di routine, durante il quale gli agenti penitenziari hanno scoperto la droga nascosta tra gli effetti personali della donna. De Pasquale è stata immediatamente trattenuta nel carcere di Secondigliano, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
All’esito dell’udienza, il giudice del tribunale di Napoli, Dott. Luca Rossetti, ha accolto la richiesta degli avvocati difensori Luigi Poziello e Valentina Morrone. Contrariamente alla richiesta del pubblico ministero che aveva sollecitato la custodia cautelare in carcere, il giudice ha disposto la scarcerazione della donna con l’obbligo di firma tre volte a settimana.
La vicenda ha suscitato diverse reazioni all’interno della comunità locale, con opinioni contrastanti sulla decisione del giudice. Da un lato, c’è chi ritiene che l’obbligo di firma sia una misura adeguata, considerando l’età avanzata della donna e la mancanza di precedenti penali. Dall’altro, alcuni critici sostengono che la gravità del reato giustificava una misura cautelare più severa.