Sono ore di grande apprensione a Portici, nel Napoletano, per la scomparsa di Suamy Rispoli, 16enne sparita il 2 dicembre scorso. La ragazzina, affidata a una casa famiglia, la mattina si è recata regolarmente a scuola ma dopo essere uscita non ha fatto ritorno nella struttura.
È stata la direttrice della casa famiglia a far scattare l’allarme, presentato una denuncia di allontanamento ai Carabinieri. Hanno quindi preso il via le ricerche, con il coordinamento della Prefettura, che al momento non hanno dato esito positivo. Ieri sera la madre della ragazzina ha diffuso un appello su Facebook, chiedendo aiuto a chiunque avesse visto la figlia, segnalando tra l’altro il suo stato di fragilità.
Suamy Rispoli e il presunto messaggio alla compagna di scuola.
Alla madre, assistita dall’avvocato Giovanni Micera, risulta che Suamy avrebbe contattato una sua compagna di classe il giorno dopo essere sparita. Nel messaggio che avrebbe mandato all’amica, la 16enne avrebbe assicurato che stava bene e avrebbe inoltre chiesto di non essere cercata. Sono in corso verifiche da parte degli investigatori su questa circostanza.
Stando a quanto denunciato dalla direttrice della struttura, alla quale era stata affidata dopo la sospensione della potestà genitoriale della madre, Suamy non presentava particolari criticità che potessero far pensare a un suo allontanamento. Né, a quanto pare, la stessa ragazzina avrebbe avuto comportamenti particolari a scuola, prima di sparire nel nulla nel primo pomeriggio di martedì 2 dicembre dopo aver seguito regolarmente le lezioni.
“Chiedo un aiuto a tutti affinché mia figlia venga trovata, è piccola, ha solo 16 anni, aiutatemi”, ha scritto ieri sera su Facebook la madre che ha diffuso una foto della ragazzina per favorire le ricerche. La donna, separata da tempo dal padre di Suamy, ha perso la potestà genitoriale e da allora la 16enne è stata affidata alla struttura di Portici. Qui ha potuto comunque incontrare regolarmente la figlia, insieme al padre, e durante questi incontri non sarebbero emersi atteggiamenti che potessero far temere un allontanamento.








