Nel 2018 e 2019, Pino Grazioli, noto giornalista impegnato nella denuncia dei problemi legati alla Terra dei Fuochi, ricevette una chiamata da un soggetto coinvolto nel traffico illecito di rifiuti tossici. Quest’uomo, che si era auto-denunciato, dichiarò di essere responsabile per aver riempito capannoni in Campania con rifiuti tossici. Grazioli lo convinse a rivolgersi alla Guardia di Finanza, e ciò portò alla scoperta di un vasto sistema criminale e a vari arresti.
Il soggetto in questione aveva sulle spalle una condanna per omicidio, e successivamente tentò di estorcere 5.000 euro a Grazioli in cambio di informazioni aggiuntive. Non solo cercò di ricattare il giornalista, ma iniziò anche una serie di minacce, accusandolo di essere a conoscenza di tutto il sistema legato allo smaltimento dei rifiuti. L’uomo iniziò a inventare storie contro Grazioli, cercando di infangare il suo nome e la sua reputazione.
Il caso si complicò ulteriormente quando Salvatore Sorrentino, un pregiudicato, fece accuse false nei confronti di Grazioli, affermando che il giornalista fosse coinvolto direttamente nella vicenda dei rifiuti tossici. Queste accuse vennero amplificate dal blogger Federico D’Agostino, il quale pubblicò una testimonianza che si rivelò poi completamente falsa. Le accuse di Sorrentino furono presto smentite dalla Procura di Napoli, che archiviò il caso, confermando che Grazioli non aveva alcun coinvolgimento illecito.
Grazioli ha reso noto che D’Agostino stesso, in seguito, ammise che le dichiarazioni di Sorrentino erano false, aggiungendo ulteriore chiarezza alla vicenda. La denuncia falsa fu archiviata, e la procura riconobbe la natura calunniosa delle accuse rivolte a Grazioli. Sorrentino, infatti, cercava di diffondere informazioni false e ingannevoli per colpire il giornalista, che nel frattempo aveva continuato il suo lavoro di denuncia sulla Terra dei Fuochi.
Grazioli ha più volte sottolineato quanto fosse importante fare chiarezza su questa vicenda, dimostrando che le accuse mosse contro di lui non avevano alcun fondamento. L’intera situazione ha messo in luce l’importanza della verità e della giustizia, soprattutto in contesti difficili come quello della Terra dei Fuochi, dove il traffico illecito di rifiuti e le collusioni tra criminalità e imprenditoria restano problemi gravi e persistenti.