La scorsa settimana, Francesca Rescigno, docente associata del dipartimento di Scienze Politiche, ha fatto una sconcertante scoperta all’interno della buchetta in cui solitamente riceve le tesi dei suoi studenti. È stata rinvenuta una busta contenente una lettera intimidatoria e la zampa di un animale, presumibilmente appartenente a una volpe. Questo evento ha profondamente scosso la donna, che ora sta richiedendo un trasferimento presso un diverso dipartimento.
Francesca Rescigno ha deciso di fare richiesta di trasferimento a un diverso dipartimento, al fine di proteggere la propria tranquillità e garantire un ambiente di lavoro sicuro. È comprensibile che un evento così disturbante abbia influenzato profondamente la sua percezione del dipartimento di Scienze Politiche e abbia portato a questa decisione di cambiare sede. La professoressa Francesca Rescigno ha prontamente denunciato l’incidente alla polizia, che sta attualmente conducendo un’indagine per identificare l’autore della busta e determinare il motivo dietro tale azione intimidatoria. Al momento, gli inquirenti stanno concentrando le loro attenzioni su due possibili piste.
Una delle piste che viene esplorata è legata a un concorso per la posizione di docente ordinaria, in cui Francesca Rescigno era arrivata fino alla prova finale. Tuttavia, alla fine, il posto è stato assegnato a un altro candidato. La docente aveva ricevuto un messaggio alcuni giorni prima dell’ultima prova, contenente le parole: “Rescigno hai già perso! Ora vattene dal Dipartimento, puoi farti male”. Questa situazione ha sollevato il sospetto che il concorso e la delusione legata ad esso possano essere un fattore rilevante dietro l’atto intimidatorio.
Un altro possibile movente che gli investigatori stanno prendendo in considerazione riguarda gli interessi e l’impegno della professoressa Francesca Rescigno nel campo dei diritti umani. Come giurista, si è dedicata a temi scomodi, come la difesa dei diritti delle persone migranti, delle donne e degli animali. Questo tipo di attivismo può suscitare reazioni avverse da parte di individui o gruppi che non condividono tali idee, e potrebbe quindi essere un’altra ragione dietro l’atto intimidatorio.
La polizia continuerà l’indagine per identificare l’autore o gli autori dell’atto intimidatorio e per scoprire ulteriori prove che possano aiutare a comprendere il motivo dietro la busta contenente la lettera intimidatoria e la zampa di un animale. È importante che sia fatta giustizia e che la professoressa Rescigno sia protetta adeguatamente, garantendole un ambiente di lavoro sicuro e tranquillo.
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