Camilla, che vive a Bologna, ha chiesto ai mediatori che gestiscono il suo appartamento in affitto di rinnovare il contratto, comunicando che avrà anche il suo cane guida con lei a partire da settembre. Tuttavia, la padrona di casa si rifiuta di permettere la presenza di cani nell’appartamento, costringendo Camilla a lasciare l’abitazione.
Nonostante abbia cercato altre agenzie, anche queste hanno rifiutato la sua richiesta a causa del cane. Camilla si considerava fortunata per la sua stanza singola in centro a Bologna, al costo di 550 euro al mese con le bollette incluse, ma ora si trova in una situazione difficile.
Camilla non ha nascosto il suo cane guida alla padrona di casa. Ma la richiesta di poterlo tenere con sé le è stata negata, costringendola a cercare una nuova sistemazione. “Mi sono sentita discriminata e tradita da Bologna, una città che mi ha adottata e coccolata”, spiega la ragazza cieca, che considerava il capoluogo emiliano la sua casa.
“Un’altra signora mi ha detto: affitto a tutti, a bianchi, gialli e rossi, ma il cane no. Leggo di tutto ora a Bologna, ci sono clausole di ogni tipo per la case in affitto, dieci anni fa era un’altra città, si pagava la metà. Ora è assurdo che non possa trovare uno spazio per me e per la mia cagnolina”.