La giovane spiega che la vicenda “andava avanti da tanti, tanti anni. È stato tragico. Ho combattuto con mia madre per cercare farle capire che tante cose non erano normali, che eravamo una famiglia molto disfunzionale. Mia madre dopo tanto tempo ha aperto gli occhi e ha combattuto insieme a me e sono contenta, molto contenta di questo, Nessuno è sbagliato a prescindere dal colore della pelle e delle preferenze sessuali”.
L’amministrazione comunale di Napoli, dopo aver espresso piena solidarietà alla giovane vittima e condannato con fermezza ogni altra forma di violenza basata sull’orientamento sessuale, si dice pronta “a fare la sua parte per accompagnare questa giovane donna in un percorso di rinascita e di libertà. La violenza omofoba è una piaga che va combattuta con determinazione, partendo dall’educazione al rispetto dell’essere umano. Conclude in una nota affermando che l’orientamento sessuale non può mai essere motivo di odio o persecuzione, tanto meno all’interno delle mura domestiche, che dovrebbero essere luogo di amore e protezione”.