L’ex calciatore Roberto Baggio ha vissuto un incubo durato 40 minuti, quando un gruppo di sei malviventi ha fatto irruzione nella sua abitazione. Cinque di loro sono entrati nella casa, mentre un sesto complice è rimasto all’esterno a fare da palo. L’attacco è stato premeditato: i ladri avevano studiato attentamente l’esterno della tenuta, ma una volta dentro, hanno iniziato a razziare senza un piano preciso, cercando a tentoni gli oggetti di maggior valore.
Secondo la ricostruzione degli eventi, gli allarmi della proprietà non erano stati attivati a causa del continuo andirivieni in casa, dovuto ai preparativi per la partita Italia-Spagna. Non appena i ladri hanno fatto irruzione, uno di loro ha colpito Baggio alla testa con il calcio della pistola, infliggendogli una ferita che ha richiesto l’applicazione di un cerotto. Questo atto di violenza è stato un chiaro tentativo di intimidazione, per far capire chi fosse in controllo.
Il cognato di Baggio ha raccontato quei terribili momenti di paura e orrore, descrivendo come l’ex calciatore abbia reagito istintivamente per proteggere la sua famiglia. “Ho visto la mia famiglia in pericolo e mi è venuto naturale difenderla”, ha spiegato Baggio alle forze dell’ordine. La situazione è stata ulteriormente complicata dal fatto che i ladri non sapevano dove si trovassero i cimeli più preziosi, portando a un caos ancora maggiore durante la rapina.
Le forze dell’ordine stanno attualmente indagando sulla vicenda, cercando di identificare i responsabili e recuperare il bottino, che si ritiene essere di notevole valore. Intanto, Baggio e la sua famiglia stanno cercando di riprendersi dallo shock di quella terribile notte, un episodio che ha scosso profondamente l’ex campione e i suoi cari.