Il 2 giugno 2024, gli uffici del comando dei Carabinieri hanno preso atto della denuncia di una donna. La denunciante riferisce che suo figlio è stato aggredito la sera precedente, intorno alle 23:15, mentre si trovava all’interno della Galleria Umberto I di Napoli in compagnia di sua sorella.
Secondo la testimonianza della madre, il giovane è stato avvicinato da un coetaneo senza apparente motivo, il quale gli ha inflitto un violento schiaffo al labbro superiore, causandone una copiosa fuoriuscita di sangue. Nonostante il ragazzo abbia specificato che non c’era alcun tentativo di rapina o furto, l’aggressore lo ha colpito improvvisamente mentre conversava con i suoi compagni.
Dopo l’aggressione, il ragazzo si è rifugiato presso un bar, dove un uomo di mezza età, che dichiarava di essere un poliziotto in servizio di sostituzione, si è offerto di contattare una pattuglia e ha cercato di identificare il responsabile. Tuttavia, l’aggressore era già fuggito dalla scena del crimine.
La madre del giovane ha deciso di non portare il figlio in ospedale nonostante le ferite evidenti. Secondo la descrizione fornita dal ragazzo, l’aggressore era biondo, alto circa 1.75 mt, vestito di nero e accompagnato da un gruppo di altre persone, di cui uno era identificato con il soprannome “o kekk”.
Con queste informazioni, si avviano le indagini per identificare e perseguire l’aggressore, nel tentativo di portare giustizia per questo vile atto di violenza.