Ci troviamo in Calabria, in provincia di Cosenza, 65 persone, per lo più straniere, sono state denunciate dai finanzieri della Compagnia di Corigliano Rossano, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Castrovillari, per avere percepito illecitamente il reddito di cittadinanza.
L’importo complessivo delle somme indebitamente conseguite e segnalate all’Autorità giudiziaria per l’adozione di provvedimenti cautelari reali ammonta a circa 500.000 euro.
Per beneficiare del contributo è necessaria la residenza in Italia da almeno 10 anni al momento della presentazione della richiesta, dei quali, almeno gli ultimi 2, in maniera continuativa. Dai controlli, eseguiti anche attraverso le informazioni messe a disposizione dal Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie della Guardia di finanza, e condotti in collaborazione con l’Inps, è emerso che i soggetti, perlopiù extracomunitari, che pur non avendo maturato il requisito del periodo di residenza, hanno comunicato all’Ente erogatore di esserne, comunque, in possesso.
Emblematiche sono risultate le posizioni di due cittadini extracomunitari che hanno percepito il reddito di cittadinanza nonostante fossero residenti in un centro di accoglienza. Oltre ad essere denunciati alla Procura, i percettori del sussidio, previo nulla osta concesso dall’Autorità giudiziaria, sono stati segnalati all’Inps per l’irrogazione delle sanzioni amministrative di revoca e/o decadenza del beneficio e il recupero dell’indebito. Su richiesta della Procura, il Gip di Castrovillari ha emesso una serie di provvedimenti di sequestro delle somme indebitamente percepite, spesso riqualificando il reato nella fattispecie più grave della truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Le indagini proseguono per verificare l’eventuale esistenza di altri soggetti che possano avere percepito indebitamente il reddito di cittadinanza e se vi sia una regia dietro al fenomeno.
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