Ha deciso di difendersi dalle accuse di abusi sessuali Matteo Richetti, presidente di Azione, partito fondato da Carlo Calenda.
Da quanto emerge da una denuncia raccolta da Fanpage, il senatore Richetti, candidato alle prossime elezioni politiche, avrebbe, secondo quanto raccontato dalla vittima, perpetrato ai suoi danni molestie sessuali.
La donna si era avvicinata al partito di Richetti perché sembrava essere idonea al profilo professionale richiesto. Tuttavia, già dal primo incontro, il senatore si sarebbe posto nei confronti della giovane in maniera ambigua.
Quell’atteggiamento poi sarebbe stato reiterato fino allo scambio di messaggi ambigui contenenti riferimenti sessuali espliciti.
La situazione sarebbe poi precipitata quando il senatore, dopo aver promesso alla donna il posto di lavoro, la bacia contro la sua volontà fino a metterle le mani sotto la gonna.
All’ennesima molestia dell’uomo, la donna minaccia di denunciarlo se avesse continuato a cercarla, tuttavia il senatore le avrebbe detto:
“Sì, certo, denunci un senatore con l’immunità. Stai perdendo l’uomo e l’occasione della tua vita”. “Ma smettila di fare la perfettina, se non volevi che ci provavo non ti mettevi la gonna che era un chiaro segnale, ti mettevi i pantaloni e facevi la frigida. Con questi movimenti femministi del c**** vi siete tutte montate la testa”.
La ragazza, che non ha sporto denuncia, sembra non essere stata l’unica donna ad essere molestata dal senatore.
Richetti, dal canto suo, ha dichiarato che si tratta di “un racconto distorto”:
“C’è un racconto un po’ distorto e io ne sto vivendo uno che mi sta tagliando la carne addosso. Questa vicenda emerge ora perché mancano pochi giorni alla campagna elettorale, Io sono convinto che ci rafforzerà”.
“Hanno ricostruito messaggi falsi e li hanno attribuiti a me. Hanno mandato un video anonimo che racconta cose mai accadute. Io ho denunciato, chi mi calunnie no”.
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