Il Ministero della Salute ha recentemente segnalato il ritiro dal mercato di un integratore alimentare prodotto in Italia, contenente biossido di titanio (E171). La sostanza, vietata negli alimenti e negli integratori nell’Unione Europea dal 2022 per potenziali rischi genotossici, può danneggiare il DNA ed è associata a un aumentato rischio di sviluppo tumorale. L’integratore, venduto in confezioni da 20 compresse, è prodotto da Sigmar Italia S.p.A. per Grünenthal Italia S.r.l. presso lo stabilimento di Almè, in provincia di Bergamo. Il lotto richiamato è il numero SG23001, con scadenza a gennaio 2026.
Dal 2022, l’UE ha vietato l’uso di biossido di titanio negli alimenti per precauzione, in seguito a valutazioni dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), che non ha identificato un livello di assunzione sicuro. Tuttavia, la sostanza è ancora ammessa in farmaci e cosmetici, dove è utilizzata per le sue caratteristiche di colorante e rivestimento, benché continui a suscitare preoccupazioni per la salute dei consumatori.