A Sarno, in provincia di Salerno, la popolazione vive ormai da settimane nel terrore dei furti, con i ladri che continuano a colpire abitazioni e appartamenti. L’esasperazione ha spinto molti cittadini ad organizzare ronde per presidiare i quartieri, ma questa forma di “giustizia fai-da-te” sta creando ulteriori problemi, mettendo a rischio anche persone innocenti.
Il caso più eclatante si è verificato nei giorni scorsi, quando un uomo, alla guida di un furgone bianco, è stato inseguito da un gruppo di cittadini da Sarno fino a Striano. Solo l’intervento tempestivo della polizia municipale ha evitato il linciaggio. Dopo i controlli, si è scoperto che l’uomo era totalmente estraneo ai fatti.
Secondo Roberto Robustelli, responsabile locale di Europa Verde, il fenomeno è ormai fuori controllo: “Ci sono ronde che bloccano i quartieri, con alcuni cittadini addirittura armati. Questo sta generando ulteriore paura tra la popolazione. Abbiamo bisogno di un intervento delle istituzioni, e chiedo ai cittadini di denunciare ogni sospetto direttamente alle forze dell’ordine”.
Anche il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, ha lanciato un appello: “L’assenza di pattugliamenti adeguati sta spingendo i cittadini verso soluzioni pericolose come le ronde. Questa situazione rischia di degenerare. È urgente un vertice in Prefettura e l’invio di un numero maggiore di agenti per presidiare il territorio prima che la tensione sfoci in episodi ancora più gravi”.
Il territorio sarnese è noto per un crescente senso di insicurezza, alimentato dalla scarsità di controlli e dall’escalation di furti non sempre denunciati. Le attività commerciali, già in difficoltà, si trovano spesso costrette a chiudere prima del previsto per il clima di paura che si respira in città.
Le istituzioni locali e i rappresentanti politici invocano una maggiore collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine, sottolineando che solo attraverso la denuncia e la cooperazione si può risolvere una crisi che sta mettendo in ginocchio la comunità.