Il grave errore diagnostico di un dentista romano ha portato a un processo per omicidio colposo: un paziente di 44 anni, Thomas Nuovo, ha perso la vita a causa di un melanoma maligno erroneamente scambiato per una semplice gengivite. La diagnosi tardiva ha ritardato le cure per nove mesi, peggiorando la possibilità di trattamento efficace. Il medico, identificato come M.I., avrebbe trascurato sintomi rilevati nel 2018, pur sapendo che Nuovo era a rischio oncologico, e solo a seguito di esami istologici nel 2019 è stata confermata la presenza del tumore.
Le accuse di negligenza e imperizia mosse dalla procura si fondano su una mancata attenzione ai sintomi, che il PM Vincenzo Barba ritiene responsabile della morte del paziente. Questo caso evidenzia l’importanza di una diagnosi tempestiva e di approfondimenti adeguati per pazienti che mostrano segni sospetti, specialmente in ambito odontoiatrico, dove lesioni del cavo orale possono nascondere gravi patologie se non trattate correttamente.