Un ispettore della polizia penitenziaria, Antonio Zuzolo, è stato arrestato nel carcere di Poggioreale, Napoli, per aver tentato di introdurre sostanze stupefacenti nella struttura. L’ispettore è stato trovato in possesso di 590 grammi di droga nascosti in un calzino. Il sostituto procuratore di Napoli, Fabrizio Vanorio, ha ordinato il trasferimento di Zuzolo nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
L’Unione Sindacale Polizia Penitenziaria (Uspp), rappresentata dal presidente Giuseppe Moretti e dal segretario regionale Ciro Auricchio, ha sottolineato l’importanza di rimuovere gli elementi corrotti dal Corpo per salvaguardare l’onore e l’integrità della polizia penitenziaria. “Il nostro compito è delicato e fondamentale per mantenere l’ordine e la sicurezza, oltre a garantire il successo dei programmi di trattamento e recupero,” hanno affermato.
I sindacalisti hanno evidenziato che il lavoro del Corpo, ispirato da valori di dedizione e sacrificio, merita riconoscimento, soprattutto alla luce delle difficoltà operative e della cronica carenza di personale. “Nei oltre 200 istituti penitenziari del paese, spesso invisibile, il nostro operato continua con enorme impegno,” hanno dichiarato. Nel carcere di Poggioreale, in particolare, si registrano gravi carenze di personale con un deficit di oltre 150 agenti.
Il provveditore per le carceri della Campania, Lucia Castellano, ha espresso soddisfazione per l’arresto, definendolo la terza operazione di successo della polizia penitenziaria in Campania. “L’individuazione e la neutralizzazione degli elementi corrotti, non solo nella polizia penitenziaria, dimostrano che abbiamo gli strumenti giusti per combattere questo triste e inaccettabile fenomeno,” ha dichiarato Castellano.
Il provveditore ha inoltre sottolineato la necessità di migliorare le misure di sicurezza, proponendo che l’ingresso nelle carceri diventi sempre più simile a quello negli aeroporti, attraverso l’implementazione di nuovi provvedimenti strutturali.