Durante un incontro presso gli Uffici del Commissariato, la signora in questione ha confermato di essere la proprietaria di una casa vacanze a Pozzuoli. La signora ha descritto una serie di eventi che hanno portato alla scoperta di una possibile truffa ai suoi danni.
Ha riferito di essere stata contattata telefonicamente da un uomo, che le ha richiesto l’affitto dell’appartamento per la moglie, una signora presentatasi come Maria (nome di fantasia). La signora Maria , esibendo un documento d’identità, ha preso possesso dell’appartamento il 23 maggio scorso, con l’intenzione di restare fino al 30 maggio. Durante il soggiorno, il presunto marito la contattava quotidianamente, informandola delle sue condizioni di salute e confermando che il nipote avrebbe saldato il conto al check-out.
Il 30 maggio, la proprietaria della casa ha ricevuto un messaggio da questo signore che la informava che la moglie aveva lasciato l’appartamento e che avrebbe effettuato il pagamento tramite bonifico bancario. Tuttavia, tale bonifico non è mai stato effettuato. Inoltre, l’appartamento è stato trovato in pessime condizioni igieniche, con vari beni di consumo mancanti.
Nei giorni successivi, ogni tentativo di contatto da parte della proprietaria è rimasto senza risposta, fino a ricevere un messaggio dall’uomo contenente una minaccia di rivolgersi alle autorità per la presunta violazione dei dati sensibili.
Realizzando di essere stata truffata, la signora teme che i suoi dati personali possano essere utilizzati per ulteriori danni economici. La sua dichiarazione è stata registrata dall’ufficiale di Polizia di Stato,ora la vittima resta a disposizione delle autorità per ulteriori chiarimenti, auspicando che la vicenda possa essere risolta rapidamente e che i responsabili vengano identificati e puniti.