Nella notte tra l’8 e il 9 novembre, una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 ha colpito il Molise, svegliando la popolazione alle 1:51. L’epicentro è stato localizzato nei pressi di Montecilfone, a circa 18 chilometri di profondità. La scossa ha generato apprensione in tutta la provincia di Campobasso, anche se, fortunatamente, non sono stati segnalati danni significativi agli edifici o feriti. Il terremoto è stato classificato come “leggero” ma è stato avvertito distintamente in molte zone limitrofe.
A Montecilfone, il sindaco Giorgio Manes ha ordinato la chiusura delle scuole per la giornata, in modo da consentire le ispezioni di sicurezza. “È stata una botta forte,” ha dichiarato il sindaco, raccontando di aver ricevuto chiamate preoccupate da molti cittadini. Squadre della Protezione Civile e tecnici locali stanno effettuando verifiche sugli edifici scolastici e sulle strutture pubbliche per garantire la sicurezza della popolazione. Anche a Larino, il sindaco Giuseppe Puchetti ha confermato controlli sugli edifici pubblici e sui ponti della zona.
L’evento sismico di questa notte ricorda il terremoto del 2018, quando la stessa zona fu colpita da uno sciame sismico. Anche questa volta, gli esperti monitorano l’area per valutare l’evoluzione della situazione sismica nella regione, già storicamente soggetta a movimenti tellurici.