Noto come “Sandokan”, Francesco Schiavone, capo del clan dei Casalesi, dopo 26 anni si pente e collabora con i magistrati. “Sandokan”, che si trova al carcere duro, fu arrestato nel 1998 e condannato all’ergastolo nel maxiprocesso Spartacus e per diversi delitti. Nel 2018 fu il figlio Nicola, il primo della famiglia, a pentirsi e a collaborare con la giustizia.
La notizia era nell’aria da alcuni giorni, ma l’ufficialità si è avuta solo quando giovedì 28 marzo le forze dell’ordine si sarebbero recate a casa dei familiari di Francesco Schiavone per proporre il programma di protezione.