Si tratta di una vicenda drammatica quella che ha coinvolto un giovane di 24 anni di Forlì impiccatosi nella casa dei suoi genitori lo scorso anno.
Daniele, 24enne di Forlì, per un anno ha chattato con una modella 20enne, Irene, senza mai vederla dal vivo. Un rapporto virtuale fatto di messaggi d’amore, promesse di matrimonio e figli, ma anche di litigi da veri fidanzati.
Il rapporto iniziò a scricchiolare quando Daniele vide una foto di Irene su un sito web. Alla richiesta di spiegazioni, la ragazza inizio ad aggredire Daniele fino a minacciarlo di lasciarlo.
Più volte Daniele, ragazzo con fragilità emotive, si è sentito sopraffatto da Irene tanto da minacciare spesso il suicidio.
Il gesto estremo è arrivato quando Daniele ha scoperto che in realtà, dietro la sua bellissima fidanzata “virtuale”, si nascondeva un uomo di 64 anni.
Così Daniele si è tolto la vita impiccandosi al balcone di casa dei suoi genitori nel settembre del 2021.
E proprio i suoi genitori non riescono a darsi pace dal momento che ritengono che la morte del figlio sia stata provocata dalla manipolazione psicologica perpetrata dal 64enne.
Quest’ultimo ha minimizzato il suo gesto sostenendo di essersi trattato semplicemente di un “gioco durato a lungo” e attribuendo la responsabilità di quanto successo soltanto i problemi “di testa” di Daniele.
I genitori del ventiquattrenne chiedono ora giustizia e si oppongono alla decisione della Procura che vorrebbe archiviare il reato di morte in conseguenza di altro reato a carico del sessantaquattrenne autore della truffa, già condannato per sostituzione di persona.
Continua a seguirci sul nostro sito web