Il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza con l’accusa di corruzione. Il primo cittadino, avvocato 48enne eletto nel 2020 con un cartello di liste civiche, è stato colto in flagrante mentre riceveva 6mila euro in contanti da un imprenditore locale, in cambio dell’appalto per i servizi di refezione scolastica 2023–2026, dal valore base di oltre 4,5 milioni di euro. Arrestato anche un suo collaboratore, Francesco Di Maio.
Secondo la Procura di Torre Annunziata, che coordina le indagini, si trattava solo di una tranche di una tangente pattuita per un totale di 120mila euro. Parte della somma, 4.500 euro, è stata trovata addosso a Coppola, e altri 1.500 euro a Di Maio. In precedenza, l’imprenditore avrebbe versato già 66mila euro legati all’appalto in questione e altri 50mila euro per una precedente gara riguardante il miglioramento dell’asilo nido comunale.
Durante le perquisizioni è stato rinvenuto altro denaro contante: oltre 34mila euro nell’abitazione del sindaco e più di 167mila euro in quella di Raffaele Guida, detto il “Sensitivo Lello”, 52enne di Santa Maria a Vico e considerato uomo di fiducia del sindaco nei rapporti con gli imprenditori. Il denaro era nascosto anche in un incavo sotto un tavolo da biliardo.
L’inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza di Massa Lubrense, coinvolge complessivamente 22 indagati, tra cui funzionari del Comune e altri imprenditori, per reati che vanno dalla corruzione alla turbativa d’asta e al peculato. Sequestrati complessivamente oltre 285mila euro.
Non è la prima volta che Coppola finisce sotto i riflettori degli inquirenti. Il 28 dicembre scorso fu trovato in possesso di 15mila euro nascosti in una confezione di panettone, anch’essi ritenuti frutto di tangenti, poi dissequestrati dal Tribunale del Riesame.