Ieri mattina il consigliere comunale Gennaro Esposito ha acceso il dibattito pubblicando sui social un video che immortala Spaccanapoli, il cuore del centro storico di Napoli, letteralmente invasa da una marea di persone. Le immagini, impressionanti per la densità della folla, mostrano una situazione che secondo Esposito è insostenibile sia per i residenti che per i visitatori.
“Come si può notare, è impossibile vivere in queste condizioni e sfido Prefetto, Sindaco, Questore e Comandante dei Vigili del Fuoco a dirmi che il tutto si svolge in sicurezza. È evidente anche ad un bambino che in queste condizioni i residenti sono carcerati ed i turisti sono esposti a pericolo”, ha scritto Esposito nel post accompagnato dal video.
Il consigliere pone l’accento sulla mancanza di controllo e sicurezza in una delle zone più frequentate della città, dove l’afflusso turistico sembra ormai essere fuori controllo. A questo si aggiunge la provocazione di Esposito, che invita le istituzioni a considerare seriamente l’introduzione di un ticket di ingresso al centro storico partenopeo.
“Non è più possibile vivere così. Serve una gestione razionale dei flussi turistici che tenga conto della vivibilità dei residenti e della sicurezza di tutti”, sottolinea Esposito, proponendo un sistema che possa regolamentare l’accesso e garantire un equilibrio tra turismo e qualità della vita.
La proposta del ticket per l’accesso al centro storico ha già diviso l’opinione pubblica: c’è chi la vede come un atto necessario per tutelare i cittadini e chi invece teme che possa limitare la vocazione culturale e aperta di Napoli, da sempre simbolo di accoglienza.
Il dibattito, aperto anche dalle impressionanti immagini di Spaccanapoli, punta il riflettore su una questione cruciale per il futuro della città: come conciliare la crescita del turismo con il diritto alla sicurezza e alla vivibilità?