La testimone chiave dell’orrore di due sere fa denunciato dal giornalista Pino Grazioli (stupro di gruppo a Napoli, zona stazione nei pressi dell’Agenzia delle Entrate, in una baraccopoli di stranieri irregolari) ha 49 anni, un divorzio alle spalle e un nuovo compagno di origini gambiane e irregolare sul territorio nazionale. La donna racconta cosa accade in quel posto , entra nei dettagli e in un audio rivela dei retroscena agghiaccianti, il tutto documentato in una live visibile sulla pagina Pino Grazioli dirette
Ma raccontiamo la sua storia.:
Lui ha 29 anni, tossicodipendente, e si trasferisce con lei in una casa a Pescopagano. Lì il teatro delle violenze ha inizio. Alcol, droghe, un giro vertiginoso dal quale lui non vuole uscire e nel quale tenta di trascinare lei. La signora B.D.M. più volte viene aggredita, poi l’episodio (ad ottobre) che fa scattare in lei la percezione di doversi salvare: dopo essere stata rinchiusa per ore in una stanza e picchiata ripetutamente dal proprio compagno è riuscita a scappare e a chiamare i carabinieri. Ha raggiunto stremata il pronto soccorso della clinica Pineta Grande di Castel Volturno, ha chiamato il “112” chiedendo aiuto e denunciando quanto subito. Con lesioni in varie parti del corpo e con una prognosi di 15 giorni, ha raccontato di essere riuscita a fuggire approfittando di un momento di distrazione del suo compagno che, nel tardo pomeriggio, l’aveva rinchiusa in una stanza, minacciata con un machete e percossa ripetutamente. L’uomo è stato arrestato e accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione della competente autorità giudiziaria. Dovrà rispondere di sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia. Ecco, questa donna ha avuto il coraggio di testimoniare, anche in base alle violenze subite, e confermare quanto denunciato dal giornalista. Il “lui” che ha disegnato l’inferno di questa donna è lo stesso protagonista dello stupro di gruppo. La ragazza violentata purtroppo ancora non si trova.