A dodici anni dalla tragedia che sconvolse l’Italia intera, è arrivata la sentenza definitiva per la strage del viadotto Acqualonga, nel territorio di Monteforte Irpino, lungo il Raccordo Autostradale 9, nei pressi di Avellino.
Era il 28 luglio 2013 quando un autobus con 49 passeggeri precipitò dal viadotto: morirono in 40, rendendo l’incidente il più grave della storia stradale italiana. L’inchiesta ha accertato un guasto al sistema frenante del mezzo e il cedimento delle barriere di protezione, che non riuscirono a impedire il volo nel vuoto.
Il lungo iter giudiziario, tra indagini e gradi di giudizio, si è concluso con la conferma, da parte della Corte di Cassazione, delle condanne nei confronti di alcuni responsabili, tra cui dirigenti della società autostradale e referenti della manutenzione del veicolo.
Per i familiari delle vittime, la sentenza rappresenta un importante riconoscimento della verità e delle responsabilità, seppur arrivato dopo anni di dolore e attesa. Resta il ricordo di una tragedia evitabile, che ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva.