Il racconto di suor Giusi, nome inventato
Suor Giusy ha 12 anni quando entra in convento e già a quell’età sperimenta privazioni e punizioni. Nel 1998 subisce il primo stupro in Congo Africa
Suor Giusi oggi ha 73 anni, ed ha vissuto abusi e violenze di ogni genere.
«Ricordo il dolore fisico, il dolore morale, il dolore di tutto”, racconta la donna, che all’epoca non riuscì a denunciare. Oggi, continua la suora, quell’uomo è un parroco in Belgio. Dopo aver subito il primo stupro, va a lavorare in una clinica romana e, anche lì si imbatte in un sacerdote che la molesta. In quel caso la donna racconta tutto e l’uomo viene trasferito ma in seguito ritorna nella capitale. Tra questo tipo di uomini violenti, racconta la suora, molti godevano di amicizie importanti e quindi intoccabili. Nel 2000 Suor Giusi lascia le vesti e torna dalla sua famiglia senza ricevere, però, nessun compenso dalla chiesa. Dopo tanti anni ha trovato la forza di raccontare tutto ma nessuno di questi “uomini” ha mai pagato per le violenze.