Nelle scorse ore nei carceri di Poggioreale e Secondigliano a Napoli, sono stati scoperti dalla Polizia Penitenziaria, telefoni cellullari e diversi stupefacenti. Questo è il comunicato del Sindacato di Polizia Penitenziaria SAPPE.
“È in atto una guerra continua per contrastare la detenzione, l’uso e la diffusione di telefoni cellulari e droga in carcere che vede quotidianamente impegnati gli uomini e le donne del Corpo di Polizia Penitenziaria nelle carceri campane e italiane. Ma lo Stato deve darci tutti gli strumenti, operativi e legislativi, per lavorare al meglio e garantire la sicurezza nel complesso e difficile contesto delle carceri della Nazione”: è quanto dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, dopo le operazioni di polizia condotte dai Baschi Azzurri nelle strutture detenzione napoletane di Poggioreale e Secondigliano.
“Schermare le Sezioni detentive all’uso degli apparecchi telefonici, aumentare le pene edittali per coloro i quali tentano di introdurre, introducono e detengono droga nei penitenziari, aggiornare professionalmente i poliziotti penitenziari in modo da consentire loro di avere nuove tecniche operative per contrastare sempre più le illegalità nelle nostre carceri, anche attraverso l’istituzione di un Nucleo operativo dedicato all’uso dei doni”: queste le strade, per il SAPPE, che Ministero della Giustizia e Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria dovrebbero percorrere.
Tiziana Guacci, segretario regionale SAPPE per la Campania, ricorda l’affollamento che caratterizza il carcere di Poggioreale: “sono presenti oltre duemila detenuti, 2.142 per la precisazione, e questo fa già di per sé capire quali e quante siano le difficoltà per gli uomini della Polizia Penitenziaria ad operare in Sezioni sovraffollate. Questo però non impedisce affatto ai poliziotti di combattere ogni giorno battaglie continue per la legalità. Le ultime due operazioni di servizio condotte nei Reparti SALERNO (292 i detenuti presenti) e NAPOLI (294 ristretti) hanno permesso di rinvenire tre telefonini nascosti in alcune celle. E ieri, nell’altro carcere napoletano di Secondigliano, a seguito di una articolata attività info-investigativa dei Baschi Azzurri, erano stati sequestrati dagli Agenti altri telefonini, un panetto di hashish ed undici bustine di cocaina: ed è, quella della presenza della droga, un’altra piaga della illegalità che si riscontra tra le sbarre”.
Capece e Guacci chiedono ai vertici della giustizia di predisporre opportuni provvedimenti “perché la Polizia penitenziaria non sia lasciata sola nel contrasto all’illegalità tra le sbarre, attraverso la predisposizione di strumenti adeguati e potenziamento degli organici”.
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