Il testamento di Gina Lollobrigida è stato aperto, ma c’è qualcosa che non torna: sono molti i beni dell’attrice che mancano all’appello.
“Svariati milioni di euro, che rappresentano una grossa parte del patrimonio, non sono presenti nel patrimonio lasciato dall’attrice. – spiega a “Mattino Cinque News” Alessandro Gentiloni Silveri, avvocato di Javier Rigau, l’ex marito spagnolo – Si tratta di vendite di appartamenti in zone prestigiose di Roma, di collezioni di gioielli preziosissimi messe all’asta, di acquisti e rivendite di automobili di lusso, bonifici partiti dai conti della signora Lollobrigida verso conti intestati al factotum Andrea Piazzolla o a suoi famigliari“.
Non solo gioielli, auto e soldi, ma sono scomparsi anche arredi e mobili che erano presenti nella casa di Via Appia, in cui viveva Gina Lollobrigida. “Ci sono molte operazioni che non tornano – continua il legale – e che hanno un unico comune denominatore: l’impoverimento di Gina Lollobrigida“.
«Non prenderò neanche un centesimo». Lo ha detto l’ex assistente di Gina Lollobrigida, Andrea Piazzolla, sulla decisione dell’attrice di lasciargli metà del patrimonio. L’altra metà, come risulta dal testamento aperto martedì 24 gennaio, è andata invece al figlio Andrea Milko Skonic. «Ho già detto che desidero che la mia parte sia messa a disposizione per quello che sono i suoi desideri. Quindi anche questa mia parte sarà messa all’interno del trust», che l’attrice ha voluto per promuovere e valorizzare la sua attività artistica.
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