La pm di Ancona Valeria Cigliola ha iscritto nel registro degli indagati il conducente del tir, un 30enne, che nello svincolo tra il casello di Ancona Nord dell’A14 e la SS76 a Falconara Marittima si è ribaltato, schiacciando un’ambulanza, dove sono morti l’autista e il paziente trasportato, e un’automobile, il cui guidatore si è salvato.
Contestato l’omicidio stradale aggravato dal decesso di due persone e dal ferimento di una terza (un altro soccorritore a bordo dell’ambulanza, che non è in pericolo di vita).
Domani mattina sarà eseguita, all’ospedale di Torrette, una ispezione esterna sulle due salme. Intanto sono concentrate sul posizionamento del carico all’interno del tir che si è ribaltato.
Il rimorchio del mezzo pesante, guidato da un romeno di 30 anni (rimasto illeso), ha perso aderenza in curva, mentre si trovava in salita sulla rampa che dall’uscita del casello autostradale di Ancona Nord porta a prendere la superstrada 76, finendo poi per schiacciare l’ambulanza della Croce Rossa di Senigallia in transito e un suv Bmw che si trovava dietro il mezzo sanitario.
Nell’incidente sono morti l’autista soccorritore, Simone Sartini, 28 anni, senigalliese, e il paziente, Cosimo Maddalo, 81 anni, di Senigallia, ma originario della provincia di Brindisi.
Dentro il camion c’erano 250 tonnellate di balle di fieno, che in curva si sarebbero spostate fino a pregiudicare l’equilibrio del mezzo stesso.
Il tir non avrebbe viaggiato a carico pieno e all’interno c’era quindi spazio di movimento per le balle.
La polizia stradale dovrà approfondire anche gli ancoraggi della merce trasportata e se erano corrispondenti alle normative vigenti. Escluso un danno esterno al mezzo che non presentava, almeno a vista, rotture a parti funzionali.
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