A Torino, un ragazzo di 15 anni è stato ricoverato in ospedale in stato di agitazione psicomotoria severa dopo che i genitori gli avevano tolto lo smartphone. L’episodio, avvenuto nel capoluogo piemontese, ha acceso i riflettori su un fenomeno in crescita: la dipendenza digitale tra gli adolescenti.
Secondo i dati dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, le consulenze neuropsichiatriche presso il pronto soccorso sono aumentate significativamente negli ultimi anni, passando da 237 nel 2013 a 1.415 nel 2023, con un picco di 1.824 nel 2021. Gli accessi per autolesionismo sono cresciuti da 25 nel 2013 a 607 nel 2023.
La dipendenza da smartphone può manifestarsi con sintomi quali irritabilità, ansia, insonnia e isolamento sociale. Secondo l’Associazione Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, in Italia circa 1 minore su 5 soffre di un disturbo mentale, e l’uso eccessivo di dispositivi digitali può contribuire a peggiorare la situazione.
Gli esperti sottolineano l’importanza di un uso consapevole della tecnologia e invitano genitori e educatori a monitorare il tempo trascorso dai ragazzi sui dispositivi elettronici. È fondamentale promuovere attività alternative e momenti di socializzazione reale per prevenire situazioni di disagio psicologico legate alla dipendenza digitale.