Rende-La cronaca locale è scossa da un caso di presunta truffa all’interno dell’Azienda Sanitaria Provinciale (Asp) di Cosenza. Franco D’Ambrosio, impiegato presso l’unità operativa di medicina legale, è stato accusato di aver sottratto i pagamenti dei ticket sanitari destinati all’azienda, intascandoli personalmente. Gli inquirenti hanno finora accertato almeno quattro casi, ma il numero potrebbe aumentare con il proseguire delle indagini.
Secondo le testimonianze raccolte, alcuni pazienti avrebbero consegnato in contanti i soldi per il pagamento dei ticket a D’Ambrosio, il quale invece di versarli sul conto corrente dell’Asp, li avrebbe trattenuti per sé. La somma sottratta, che ammonta a 111 euro, potrebbe sembrare irrisoria, ma il gesto ha generato un forte sdegno nella comunità.
D’Ambrosio, 55 anni, ex consigliere comunale di Rende in quota Partito Democratico, era già noto alle cronache per il suo coinvolgimento in un caso di corruzione elettorale e voto di scambio risalente al 2012, in cui fu arrestato insieme all’allora sindaco Umberto Bernaudo. Sebbene in quel caso il Tribunale della Libertà di Catanzaro avesse respinto le accuse di associazione mafiosa, il suo nome torna ora alla ribalta in un contesto di presunto illecito amministrativo.
L’indignazione è cresciuta ulteriormente quando il giornalista Pino Grazioli ha dedicato una diretta alla vicenda, attaccando duramente D’Ambrosio. Grazioli ha ricordato come D’Ambrosio, in passato, avesse criticato e offeso il deputato Francesco Emilio Borrelli e lo stesso Grazioli, accusandoli di disonestà. “Pensavo fosse una persona onesta”, ha dichiarato il giornalista, “invece era lui a truffare le persone, incassando i soldi dei ticket a danno degli anziani”.